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19 Lug

Gravina in Puglia, una storia lunga 10 mila anni

Benvenuti a Gravina in Puglia, la nostra città, una delle più antiche al mondo.

La sua storia ha origine dal simbolismo del suo nome “Città del grano e vino” conosciuta, appunto, come Gravina.

Tutto ha inizio 10.000 anni fa come testimoniano diversi reperti che comprovano la presenza di insediamenti umani dal Paleolitico.

Nel museo Nazionale Pomarici Santomasi e in quello della diocesi di Gravina, sono conservati reperti provenienti dalle necropoli della zona sul costone della gravina e della collina di Botromagno.

Il celebre nome della nostra città deriva anche dalle gravine, spaccature della crosta terrestre simili a canyon. 

Sulla dicitura riportata sul gonfalone cittadino vi è scritto “Grana dat et vina” (trad. “offre grano e vino”), attribuito alla città da Federico II di Svevia, il quale amava questa città tanto da definirla “giardino di delizie”. 

Fu creato per suo volere un castello di cui restano oggi soltanto i ruderi e che aveva la funzione di ospitare lui ed i suoi uomini, prima e dopo le battute di caccia svolte nel territorio murgiano.

Insomma la storia attraversa in lungo e in largo i vicoli della nostra città, attribuendo ai suggestivi paesaggi della Murgia un valore inestimabile.

Visitarla come punto di partenza del vostro viaggio in Puglia sarà un’esperienza ricca e indimenticabile.

Vi raccontiamo un po’ di storia per darvi spunti per tracciare i vostri itinerari.

Guardiamo un po’ cosa c’è di interessante da sapere.

UN PO’ DI STORIA

La nostra storia è abbastanza lunga e ricca di influenze di diversi popoli e conquistatori, che hanno fatto sì che la nostra città si arricchisse di cultura e tradizioni indelebili.

Iniziamo dagli albori.

Gli insediamenti più antichi sono stati individuati nelle contrade di Botromagno.

La città subì la colonizzazione peuceta, prima, e greca, poi. 

In seguito, la conquista romana, come confermato anche dagli evidenti scavi archeologici, le necropoli e i relativi corredi funerari.

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente seguì le vicende dell’intera Italia.

Durante lo stesso secolo fu inglobata nel dominio dei nuovi invasori Longobardi, sino all’avvento dei Normanni.

Federico II di Svevia, con Gilberto d’Aigle, la mise a capo del Giustizierato di Terra di Bari, ponendola in primo piano tra le città di Puglia per le sue ricchezze e bellezze naturali. 

Infatti, la sua contea comprendeva gli attuali territori dei comuni di Altamura, Ruvo, Bitetto e Grumo Appula.

Conobbe il Cristianesimo nel I secolo d.C.

Nel XIII secolo giunsero i monaci degli ordini cavallereschi: Templari e Cavalieri Gerosolomitani, che furono possessori di case e territori di grande estensione. 

La città è molto nota in quanto nel 1649 vi nacque Pietro Francesco Orsini. 

Durante il periodo borbonico Gravina ebbe molto risalto fino a considerarla la seconda città del regno dopo Napoli, molto ammirata dalla famiglia reale borbonica che la scelsero per soggiornare durante il viaggio verso Bari in occasione del matrimonio di Francesco I.

Gravina, grazie alle sue cavallerizze, ha dato alla corte Napoletana ed a tutto l’Esercito Delle Due Sicilie i migliori cavalli che venivano allevati all’epoca: il corsiero delle murge, un incrocio con il cavallo arabo che, con conseguenti incroci, ha dato origine al Lipizzano ed all’attuale Murgiano.

La città fu in parte danneggiata dai bombardamenti degli aerei tedeschi durante il secondo conflitto mondiale. 

Ancora oggi nella città di Gravina prende luogo la Fiera San Giorgio, che si ripete ogni anno dal 1294, in coincidenza con il Giorno della liberazione (25 aprile).

Il percorso è stato lungo e avventuroso.

Siamo certi di avervi incuriosito al punto giusto.

Pronti il primo fantastico itinerario della vostra vacanza in Puglia.

Vi aspettiamo a Gravina in Puglia, vi aspettiamo a Coluni.